L’etimologia della parola ricamo dall’arabo raqama, ovvero ricamare, ci indica già l’origine orientale di questa tecnica antichissima. Si parla di ricamo già nella Mitologia, nei poemi di Omero e di Virgilio, si hanno anche testimonianze di quest’arte in Sicilia intorno all’anno mille
Il ricamo è una delle più antiche attività, ci sono dei frammenti di ricami risalenti all’antico Egitto. E’ probabile che quest’arte abbia avuto le sue origini in Cina, da dove si propagò nel resto del mondo. In Europa se ne hanno le prime testimonianze solo nel primo Medioevo.
Il ricamo si può eseguire con vari tipi di filato, lana, cotone, filo naturale, artificiale o sintetico. Le varie tecniche di ricamo si possono suddividere a grandi linee in tre grandi categorie:
Ricamo su disegno – Si tratta della tecnica di ricamo più diffusa e conosciuta. Il disegno o schema ( tracciato a matita o ricalcato) viene coperto con i filati, bianchi o colorati. Al posto degli orli spesso si esegue la prilletta, cioè si arrotola un piccolo lembo di tessuto e intanto si cuce facendolo rimanere tondo e bombato, aiutandosi con le dita inumidite da una spugnetta.
I punti più usati e conosciuti sono chiamati: Erba, Pieno, Catenella, Cappa, Broccatello, Nodini, Corallo, Filza, Margherita, Ombra, Palestina, Raso, Vapore.
Quando non è previsto l’uso di filati colorati si parla di ricamo in bianco, oggi dopo l’avvento di colorazioni industriali che garantiscono i colori sia delle stoffe che dei filati, con il termine si intendono tutti i ricami monocromatici tinta su tinta. Con questa tecnica si decorano vestiti e biancheria personale e biancheria della casa. Questo tipo di ricamo è ancora oggi una delle forme più raffinate di ricamo e solitamente è riconosciuta come arte. Meravigliosi esempi di quest’arte sono i punti Smerlo, Madera, Richelieu e Rinascimento.
Ricamo contato – Prevede l’uso di un tessuto a trama larga ed omogenea tanto da poterne contare i fili. Il ricamo viene quindi ricavato dal tessuto stesso. Può essere colorato, a giorno o riporto. I principali punti che caratterizzano il ricamo colorato sono; i vuoti ed i pieni dei disegni geometrici del punto Antico, la fantasia e versatilità del punto Croce (leggi la nostra guida al punto croce) e del suo complementare punto Assisi, il contorno del ricamo del punto Scritto, il ricamo norvegese o Hardanger, senza dimentica il meraviglioso incanto del piccolo punto o mezzo punto.
Ricamo riferito – Può essere ad arazzo o prezioso e si tratta di un disegno in genere immodificabile. Il termine indica un ricamo effettuato disegnando e colorando immagini e figure da u “cartone” di riferimento. I punti più usati per questo tipo di ricamo sono: Punto antico, Gobelin, Mezzo punto e Punto croce.
Per ricamare non servono molte cose e cominciare è semplice ed alla portata di tutti, vi sono punti molto semplici, facili ed abbastanza veloci adatti alle principianti. Vi basterà procurarvi un paio di piccole forbici, appunto da ricamo, hanno lame dritte, corte e molto appuntite. Una forbice a lame lunghe vi potrà essere utile per tagliare il tessuto.
Vi serviranno anche degli aghi, sarebbe necessario fare un rapporto tra la grossezza del filato e quella dell’ago, e della sua cruna, tenendo presente che l’ago deve essere leggermente più grosso del filo che si adopera per ricamare.Gli aghi migliori debbono naturalmente essere di acciaio temprato, in quanto è indispensabile che non si pieghino durante il lavoro, neppure se il passaggio attraverso il tessuto richiede un certo sforzo. Importante è che nella vostra “collezione” non manchino gli aghi spuntati per il lavoro su canovaccio o a fili contati e gli aghi sottilissimi, dalla cruna sfilata, che vengono utilizzati nel ricamo con le perline.
Vi servirà un ditale perchè è utile che vi abituiate ad usarlo, deve essere di misura adatta al medio della mano destra in modo che il polpastrello tocchi quasi il fondo dei ditale e serve per spingere l’ago fuori dal tessuto. Deve essere leggero con buchini piuttosto profondi, possibilmente di metallo (acciaio, argento ecc.). Infine vi potrà essere utile un salvadito. Serve per i ricami che si eseguono appoggiando il tessuto sull’indice della mano sinistra, si tratta di un piccolo cilindro metallico o di plastica ad apertura regolabile, che fa scivolare la punta dell’ago senza consumare la pelle del dito.