La necessità di fare movimento e, tramite una attività piacevole a livello amatoriale, conquistare un buon stato di forma, ha portato molti appassionati di motori verso la disciplina del Motocross. Il Motocross, oggi vede gran parte del proprio successo realizzarsi tramite le gare amatoriali, dove anche chi ha poco tempo a disposizione per gli allenamenti, può divertirsi e godere dell’ebrezza della competizione.
Se sei appassionato di moto e, hai deciso che una attività immediata per tenerti in forma, con impegno pari a quella del frequentare una palestra, potrebbe essere proprio il partecipare a gare di motocross amatoriale, come primo passo devi assicurarti una moto (meglio se usata) di cilindrata non superiore ai 250 cc. In seconda battuta, devi valutare le tue capacità di guida a cavallo della moto. Portati sempre una persona fidata che possa vigilare durante l’allenamento e, eventualmente soccorrerti.
Ma, come si guida la moto da cross, non su strada (sono capaci tutti!), ma in pista su terreni sterrati, salti e vertiginose discese? Intanto devi sapere che ogni volta che entri in pista, devi essere vestito di tutto punto, casco in testa ben allacciato e tutte le protezioni del caso, per braccia, gambe, bacino, schiena. L’approccio deve essere cauto. Per la prima esperienza fuori strada, scegli strade di campagna sterrate e libere da possibili ostacoli. Fatti sempre accompagnare da una o più persone. Parti con cautela e percorri il tragitto scelto in andata e ritorno, alternando la guida da seduto, con quella in piedi, cercando di acquisire una buona stabilità e padronanza del mezzo.
Quando ti senti pronto, affronta la pista! Di base, devi sapere che quando percorrerai i tratti rettilinei, dovrai stare ritto sulle staffe, tenendo le ginocchia serrate sulla giunzione fra sella e serbatoio (nelle moto moderne vi sono imbottiture in questi punti di appoggio). In salita, devi sbilanciarti leggermente in dietro con il bacino per favorire la trazione, contemporaneamente avanzando con il busto verso il manubrio. In discesa, la tecnica prevede lo spostamento del bacino indietro, quasi al parafango, con lo schiacciamento del busto verso il serbatoio e l’utilizzo di marce basse (prima o seconda per freno motore e pedale sul freno).
Utilizza con cautela il freno anteriore! Meglio premere su quello posteriore perchè, al limite, la moto sbanda ma rimane controllabile. Al peggio, si spegne! Sui salti, il discorso cambia. Dopo almeno sei o sette allenamenti sul campo, puoi iniziare a affrontare il salto un poco più velocemente, togliendo il “gas” durante il tratto in volo e, ridandone una volta a terra. Nell’arco di una ventina di allenamenti, potrai cominciare a pensare alle prime gare amatoriali.