La regola fondamentale nel fare le presentazioni, sia in caso di incontro fortuito sia durante pranzi o ricevimenti formali, impone che si presentino gli uomini alle signore e le persone piú giovani a quelle più anziane. Una donna nubile, inoltre, deve essere presentata a una donna sposata.
A volte queste norme appaiono conflittuali, quindi vanno interpretate con flessibilità, ricorrendo al comune buon senso. Se fra gli ospiti, per esempio, ci sono sacerdoti o alti prelati, saranno gli altri a essere presentati a loro. Se il sacerdote in questione è in abiti borghesi, e oggi capita sempre piú spesso, è importante che gli altri ospiti lo sappiano quanto prima, per evitare situazioni imbarazzanti.
È indispensabile pronunciare chiaramente i nomi delle persone che vengono presentate, in modo che gli interessati possano subito imparare i rispettivi cognomi. Oltre a nomi e cognomi, i padroni di casa, o chi ne fa le veci, potranno aggiungere qualche particolare sulle attività o la posizione sociale degli ospiti. La for mula di rito è: “Andrea, ti presento la signora Rossi; Andrea Merli”; oppure: “Lucia, ti presento la signora Rossi; Lucia Carlucci, una nostra cara amica e vicina di casa”.
Per favorire la conversazione fra due persone appena presentate sono utili, come si diceva prima, alcuni commenti sulle loro attività o la loro posizione sociale. Ma ad alcuni potrebbe non far piacere dover discutere del proprio lavoro o potrebbero trovare imbarazzante parlare del proprio status, quindi di solito ci si limita a frasi del tipo: “Caterina e io ci siamo conosciute all’università” oppure: “Michele è un fanatico del basket”.
A una festa con un numero ristretto di invitati, il padrone o la padrona di casa presenteranno ciascun ospite a tutti gli altri. In un grande ricevimento si presenterà ciascun invitato almeno a un altro, cercando di tener conto delle affinità. Di solito, chi vuole poi parlare con altri ospiti si presenta da solo.
Quando si è presentati a qualcuno è buona educazione sorridere e stringere la mano, dicendo nel contempo: “Piacere”, “Buongiorno… Buonasera…”, o anche semplicemente “Salve” se l’occasione è sufficientemente informale e amichevole.
Se si è seduti, ci si dovrà alzare in piedi; tuttavia le signore o signorine stanno sedute se viene loro presentato un uomo; dovranno alzarsi se viene loro presentata una signora di pari età o piú anziana. Se qualcuno viene presentato a un gruppo di persone già affiatate, è buona norma cercare di coinvolgerlo nella conversazione generale.