Importata dall’America Latina dall’ammiraglio de Bouganville durante un viaggio, questa colorata pianta rampicante deve la sua fama ai bei colori che assumono le foglie intorno i suoi fiori e che rallegrano giardini, perticati e mura delle nostre abitazioni. Scopriamo qualcosa in più della bouganville, le sue caratteristiche, come coltivarla e curarla nel migliore dei modi.
La bouganville, chiamata anche bouganvillea o bougainville, deve il suo nome all’ammiraglio francese de Bouganville, capo di una spedizione in Brasile durante la quale fu scoperta questa pianta nel 1768. La bouganville fa parte della famiglia delle Nictaginaceae ed è originaria delle zone meridionali dell’America. La bouganville è una pianta rampicante e cespugliosa e comprende 18 specie tra le quali troviamo la bouganvillea glabra, molto adatta alla coltivazione in vaso, la bouganvillea spectabilis, la bouganvillea refulgens e la speciosa. I fiori sono piccoli, bianchi o gialli e sono circondati dalle brattee fogliari,cioè delle foglie mutate, che sono coloratissime e possono essere rosse, albicocca, cremisi, rosa, magenta, bianche. Le brattee fogliari si sviluppano nel periodo primaverile-estivo ed hanno una durata di vita di alcuni mesi; richiedono una buona esposizione alla luce solare. I rami della bougainville sono abbastanza spinosi mentre le foglie sono piccole e di forma ovale, non molto vistose, e possono essere sia sempreverdi che decidue, a seconda della zona climatica in cui si trovano.
Innanzitutto per una buona coltivazione della bouganville bisogna tener conto del clima dell’area in cui si vive. Per cui, se ci si trova in zone temperate in cui l’inverno non è molto rigido, la bouganville può essere coltivata anche all’esterno e fatta crescere sui muri o sui pergolati dove si arrampica facilmente. Se siamo in zone fredde è preferibile coltivare la bouganville in vaso e quindi ripararla durante l’inverno oppure coltivare la bouganville direttamente in serra. L’esposizione ottimale della bouganville è in pieno sole: è una pianta, infatti, che tollera temperature molto alte, anche 40°, e la siccità, mentre è poco resistente alle temperature basse. Il terreno più adatto deve comprendere al suo interno sabbia e torba per avere un drenaggio migliore e durante il periodo estivo è bene concimare con un fertilizzante liquido. Una buona cura della bouganville prevede anche abbondanti annaffiature durante l’estate che possono essere diminuite nel periodo vegetativo facendo attenzione a non creare ristagni d’acqua; è bene stare molto attenti a non spostarla dal punto in cui è coltivata poichè ne potrebbe soffrire e quindi di conseguenza potrebbe perdere foglie o brattee. La caduta di queste ultime è invece normale nel caso di molta pioggia o quando si abbassano le temperature. Una buona cura della bouganville prevede anche un ulteriore accorgimento, quello di potare la bouganville nel periodo invernale, meglio in febbraio, eliminando tutti i rami deboli della pianta.
Per ottenere altre piante di bouganville da quella già esistente, si può procedere con il meccanismo della talea, cioè tagliando un rametto della pianta ed immergendolo in torba e sabbia ben umide per farlo radicare. La riproduzione per talea può essere fatta sia in estate, e allora il rametto deve essere di circa 7 cm, sia d’inverno, per cui il rametto deve essere più lungo, circa 15 cm.