Il Kumihimo è una tecnica nata in Giappone verso il 4° secolo d.c. consiste nell’ intreccio di fili, inizialmente si faceva utilizzando soltanto le dita delle mani, senza l’aiuto di telai. Intorno al 4-5 secolo, con l’espansione del buddismo, si cominciò ad usare queste corde decorative anche durante le cerimonie religiose e quindi quest’arte prese un nuovo impulso e maggiore vitalità.
La societa’ dei Samurai utilizzo’ queste corde finemente intrecciate per sostenere le spade, ricoprivano i manici delle armi per creare una presa sicura e quindi questa tecnica si sviluppo’ al massimo anche grazie all’utilizzo di telai. In seguito questa tecnica venne utilizzata sempre meno, nel 16mo secolo veniva usata soprattutto per i meravigliosi abiti del teatro giapponese.
E’ di questo periodo l’invenzione del takadai, un telaio particolare che consente un intreccio su ben due livelli. Oggi il kuhimimo viene ancora insegnato per mantenere viva l’antica tradizione.
Si possono intrecciare fili di seta,di lana o di cotone per realizzare strutture tonde, piatte e triangolari.
Questi cordoncini oggi sono utilizzati soprattutto per realizzare bijoux, sciarpe ed inserti per abbigliamento o per piccoli complementi d’arredo. Per la realizzazione di queste trecce oggi si utilizzano vari tipi di telai:
Marudai e’ il telaio tondo. E’ il piu’ antico e consente di realizzare ogni tipo di corda e di intreccio: quadrate, cave, triangolari e piatte. I fili sono montati su pesanti rocchetti che tengono i fili in posizione ed un contrappeso pesante al centro.
Kakudai e’ quello quadrato. Consente di realizzare trecce piatte.
Ayatakadai e’ il telaio di bamboo. Produce trecce forti e piatte.
Takadai e’ il telaio alto. produce intrecci simili alla tessitura tradizionale, i fili possono essere tessuti anche in diagonale.
Karakumidai quello vuoto. E’ il telaio piu’ anticosi tratta di una cornice con tanti chiodi. Consente di realizzare strutture su diversi livelli.
Disco per Kumihimo e’ un telaietto moderno in spugna con tante tacche per il bloccaggio dei fili. E’ comodo, leggero ed economico ma consente di realizzare solo alcune strutture e schemi.